venerdì 15 settembre 2023

UN BILANCIO delle ATTIVITA’ DELLA IAI (Iniziativa adriatico ionica) – Intervista all’Amb. Fabio PIGLIAPOCO


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 – Un Bilancio delle attività della IAI dopo il Covid

Dopo un primo periodo di assestamento e di riorganizzazione del lavoro, dovuto ai lockdown, le attività della IAI sono riprese grazie alle modalità telematiche che hanno permesso di portare avanti il lavoro quotidiano di un organismo intergovernativo. Purtroppo la seconda parte della Presidenza serba, l’intera Presidenza Slovena e buona parte di quella albanese sono state svolte online, facendo venire meno tutto quella parte di networking, di relazioni e contatti umani che sono alla base della diplomazia e della cooperazione regionale. Dalla metà del 2022, grazie alle misure di contenimento, sono riprese le attività in presenza riuscendo a organizzare, a fine Presidenza albanese, sia la Conferenza annuale dei Presidenti dei Parlamenti IAI sia il Consiglio Adriatico Ionico (incontro Ministri degli Esteri) a Tirana.

La Presidenza della Bosnia-Erzegovina (giugno 2022 – maggio 2023), tenuta interamente in presenza, è stata un grande successo, con molti eventi e incontri di alto livello, fra cui una conferenza sull’imprenditoria femminile e una sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

– Quali sono le attività che caratterizzano il 2023

Dal 1° giugno 2023 la Repubblica di Croazia ha assunto la presidenza sia dell’Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) che della Strategia Europea per la regione adriatico ionica (EUSAIR). La Croazia ha iniziato il suo anno di Presidenza con due eventi di alto livello: una conferenza di lancio aperta dal Ministro degli Esteri e dal Ministro dell’Integrazione Europea e una Conferenza sull’empowerment femminile che ha discusso il ruolo delle donne nelle discipline scientifico-tecnologiche, nell’imprenditoria e fra le giovani generazioni.

Nella seconda parte del 2023 oltre Comitato degli Alti Funzionari IAI e al Governing Board della Strategia EUSAIR, insieme a diverse Tavole Rotonde, è in programma una grande conferenza sui giovani con l’obiettivo di mettere a sistema le numerose opportunità messe a disposizione dalle organizzazioni ed enti che operano in quest’area. Il dossier giovani è infatti un tema che si è imposto con forza nella agenda politica sia della IAI che dei paesi membri che la compongono, a cui vengono dedicate molte risorse sia in termini finanziari che di tempo.

– Il Futuro della IAI

La IAI ha più di vent’anni dalla sua istituzione continua ad avere un certo potere di attrattività. Nel 2018 è entrata ufficialmente la Macedonia del Nord, dopo aver risolto l’annoso questione del nome con la Grecia, grazie agli accordi di Prespa; mentre nel 2019 anche la Repubblica di San Marino è entrata nell’Iniziativa.

Il sostegno all’allargamento e all’integrazione europea di questi paesi rimane ancora oggi il principale obiettivo e mission della IAI. Come Segretariato Permanente assicuriamo che il ruolo della IAI di “ancoraggio politico” alla Strategia Macroregionale sia attuato e che le attività dell’Iniziativa siano dirette a sostenere l’attuazione e il raggiungimento degli obiettivi dell’EUSAIR.

Inoltre l’Iniziativa, a seguito dell’entrata in vigore della Strategia EUSAIR, si caratterizza come portavoce della Società Civile, con il compito di collegare le esigenze della Società Civile ai pilastri della Strategia. Ciò è agevolato dal solido rapporto ventennale che lega la IAI ai Fora della Società Civile (Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, rete delle Università dell’Adriatico e Ionio – UNIADRION, e il Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio) che hanno i loro Segretariati ad Ancona.

– Come procede l’integrazione europea nei Balcani

A più di vent’anni dal vertice di Salonicco, che aprì formalmente la strada dell’integrazione europea per i paesi dei Balcani Occidentali, non si registrano significativi passi in avanti.             
Montenegro e Serbia sono i paesi che, al momento, si trovano in posizione più avanzata avendo già chiuso alcuni capitoli negoziali. Albania e Macedonia del Nord hanno da poco convocato la prima conferenza intergovernativa che sancisce formalmente l’inizio dei negoziati per l’adesione all’Unione. Lo status di paese candidato è stato finalmente concesso alla Bosnia ed Erzegovina, recentemente a dicembre 2022, anche in seguito ai risvolti geopolitici del conflitto russo ucraino. In questa cornice, l’Italia è uno dei principali promotori dell’integrazione europea e dell’allargamento dell’UE ai Balcani Occidentali, mentre alcuni stati del nord Europa sono ancora reticenti e scettici rispetto ad un ulteriore allargamento.   
È bene comunque sottolineare che si tratta di un processo estremamente tecnico e dettagliato che non si concluderà nel breve periodo e che non presenta una deadline. Bisognerebbe accelerare e rendere più flessibili questi criteri, in quanto il vuoto lasciato dall’UE in questa area potrebbe essere presto riempiti da altri grandi player internazionali, come Russia, Cina, Turchia e monarchie del golfo che grazie ad aiuto economici e al soft power stanno guadagnando sempre più influenza e peso nell’area. Lasciare fuori questi paesi sarebbe un grave errore strategico, minando la stabilità e la sicurezza della regione. L’esperienza della IAI rappresenta quindi una ricchezza che deve essere coltivata e alimentata. In assenza di una prospettiva europea chiara e concreta, alcuni Paesi dell’area rischierebbero, da un lato, il riaffiorare o l’aggravarsi di problematiche interregionali che hanno caratterizzato gli ultimi decenni; dall’altra l’ingerenza dei forti poteri regionali che bussano alle porte dell’Europa.

venerdì 12 maggio 2023

I vini di Carolina Jakoncic a VinoCalciando, alla Trattoria e alloggi 'Agli Alberoni', alla Brussa (Caorle)




VINOCALCIANDO nasce a Udine da una idea di tre amici Dante,Mauro e Claudio di voler giocare una partita di calcio ( cuochi contro camerieri) e degustare ottimi vini e prodotti enogastronomici

a fine match.

VinoCalciando conserva oggi il nome, ma soprattutto lo spirito.

La serata di degustazione viene rinnovata di anno in anno e parte del ricavato è sempre devoluto in beneficenza.

La Trattoria e alloggi 'Agli Alberoni' è da diversi anni partner dell'evento, ma ospita solo per la seconda volta la serata nel suo grande giardino.

Una location unica in BRUSSA Immersa nella campagna a due passi dal mare dell'Oasi Naturalistica di Vallevecchia (Caorle).

La serata di degustazione vini e prodotti enogastronomici si tiene lunedì 22 maggio dalle ore

18.




I vini Carolina Jakončič sono presenti a livello globale e riconosciuti a livello internazionale. Durante la visita alla Botega Carolina, puoi concederti l’esperienza più autentica dei vini di qualità accompagnati da una selezione di stuzzichini.

Carolina Jakoncic è un’azienda a conduzione familiare fondata nel 1847 da Mihael e Carolina Jakoncic. Inizialmente l’azienda produceva la Ribolla e il Merlot.Oggi ha ben 10 etichette, una linea dei vini davvero ben fatta con proprie caratteristiche e peculiarità.

La Botega Carolina è un luogo piacevole che fa parte della fattoria e azienda vinicola Carolina Jakoničič. È un luogo di socializzazione e degustazione di vini, ideato per far vivere un’esperienza piacevole e dare la possibilità di acquistare i vini delle nostre selezioni. In un’atmosfera amichevole, fra ottimi vini e una selezione di stuzzichini, ti daremo dei consigli professionali per la scelta giusta nei tuoi acquisti. “


https://www.jakoncic.eu/degustazione-di-vini-nella-regione-di-brda-collio-sloveno-slovenia-botega-carolina/  

martedì 26 luglio 2022

VINO E DINTORNI: LA CANTINA ALICE BEL COLLE NELL’ALTO MONFERRATO ACQUESE

 





Borghi d’Europa ha partecipato a un ottimo Tour alla scoperta dei vini e del territorio di Alice Bel Colle

Milano, 21 Luglio 2022- A 418 m s.l.m. ,nelle lussureggianti colline dell’Alto Monferrato Acquese, sorge il piccolo borgo di Alice Bel Colle, che conta una popolazione di circa 750 persone, un centinaio delle quali appartengono alla grande famiglia di soci viticoltori della Cantina (che si chiama come lo stesso borgo) nata nel 1955.

Borghi d’Europa ha partecipato a un tour alla scoperta dei vini di Alice Bel Colle e delle eccellenze del territorio, dove regnano sovrani tre vitigni come Barbera, Moscato e Brachetto, rimanendo piacevolmente colpita sia dalla qualità delle etichette degustate, che dalla voglia di valorizzare l’identità enologica  locale, come spiegato dal Presidente della Cantina Claudio Negrino, coadiuvato dal Vice Presidente Bruno Roffredo e dal giovane Enologo Marco Nosenzo.

Alice Bel Colle dispone di 350 ettari, di cui ben 200 coltivati a Moscato Bianco (la varietà più pregiata), circa 60 a brachetto, 50 a Barbera e infine 40 suddivisi tra Dolcetto, Cortese, Chardonnay e altri vitigni minori.

Un aspetto fondamentale dei vini di Alice Bel Colle (specialmente il Moscato) sono l’eleganza e l’intensità olfattiva che mostrano, oltre a una certa ecletticità (nelle versioni secche di Brachetto e Moscato ad esempio) negli abbinamenti con le pietanze tipiche del Basso Piemonte.

Alice Bel Colle è in continua evoluzione (anche dal punto di vista tecnologico) per cercare di raggiungere i massimi standard qualitativi nei vini prodotti in maniera sostenibile, esaltando le peculiarità dei terreni che abbracciano a 360* la collina dov’è collocato il piccolo paese che ama definirsi “il borgo delle meraviglie”.

Proprio 360 è il nome di una delle collezioni di vini prodotti: racchiude il Barbera d’Asti Docg Al Casò, rosso di buona struttura, poi il Dolcetto d’Acqui Doc Coste di Muiran, elegante e con buona capacità evolutiva, il Piemonte Chardonnay Doc La Fraschetta, armonico e vigoroso e il Piemonte Moscato Secco Doc Filarej, giovane fresco ed aromatico.

Altra Collezione degustata da Borghi d’Europa è stata i 3 Vertici, che include l’Alix, Barbera d’Asti Superiore Docg, rosso bandiera di Alice Bel Colle, molto equilibrato e potente, poi il Pajè, Moscato Secco Docg, raffinato e persistente, degno rappresentante dei vini aromatici della zona e Brachetto d’Acqui Docg secco Monteridolfo, vino con un naso pazzesco tra note floreali e di frutti rossi.

Un’altra Collezione molto interessante per comprendere bene il potenziale dei terreni di Alice Bel Colle è indubbiamente le Casette di Alice, che comprende il Barbera d’asti Docg, il Dolcetto d’Acqui Doc, il Cortese dell’Alto Monferrato Doc, il Brachetto d’Acqui Docg e il Moscato d’Asti Docg.

Un capitolo a parte lo merita il nuovissimo Altalanga Riserva Pas Dosè Cuvee Tresessanta, da uve Chardonnay in purezza (presentato a Vinitaly 2022), una bolla di grande finezza e complessità che descrive perfettamente la filosofia produttiva di Alice Bel Colle.

Dal punto di vista gastronomico invece, il tour nell’Alto Monferrato Acquese ha visto i giornalisti scoprire la realtà del Caseificio di Castel Rocchero di Acqui Terme, che lavora sapientemente il formaggio di capra per produrre diversi prelibati formaggi come la ricotta, il primosale e le tome.

E ancora il Ristorante Bo Russ, sempre ad Acqui Terme e la Bottega del Vino in piazza ad Alice Bel Colle, due luoghi del gusto che hanno riscosso soddisfazione e divertimento nell’abbinare i vini della Cantina Alice con piatti tipici come il tonno di coniglio, la battuta di fassona a coltello, la guancia di vitello con la polenta e i mitici ravioli del Plin.

Borghi d’Europa ha apprezzato molto la voglia di comunicare il territorio e i tre vitigni principe di Alice Bel Colle e lo spirito conviviale dei vari vignaioli soci della Cantina e per questo continuerà a comunicare il piccolo borgo e i vini all’interno del Percorso Eurovinum, paesaggi della Vite e del Vino.

Un suggerimento per aumentare la valorizzazione della zona e dei vini  può essere quello di coinvolgere maggiormente ristoranti, enoteche e piccoli produttori dell’Acquese, visto che la Cantina Alice Bel Colle ne ha tutti i requisiti.

Evviva!


venerdì 8 luglio 2022

La Via dei Norcini : la Puglia del Salumificio Cervellera e il Veneto del Salumificio Spader, nella pancetta arrotolata

 



La Via dei Norcini è lo speciale itinerario che Borghi d'Europa realizza per raccontare

le storie dei maestri salumai, dalla Croazia alla Calabria.


“In questo viaggio del gusto – commenta Renzo Lupatin. Presidente dell'Associazione-,ci ha sempre accompagnato Emanuele Spader, nume tutelare del Salumificio Spader di Mosnigo (Treviso), che ci ha raccontato la storia e le caratteristiche delle eccellenze degli altri Paesi

europei”.


Così, in Puglia, la scelta è stata quella di dar voce al capocollo di Martina Franca, segnatamente

ai prodotti del Salumificio Cervellera.

La degustazione ha proposto la pancetta arrotolata.

“Per tutti i nostri prodotti- commenta Giuseppe Cervellera-, sia per i salumi che per le carni utilizziamo solo animali che vivono allo stato brado nella bassa Murgia Pugliese. I nostri prodotti sono lavorati con metodo artigianale. La parte utilizzata è la pancetta di maiale o cinghiale privata dalle costine.


Metodo Di Preparazione


I° Fase: Salatura

La pancetta viene disossata e salata con l’aggiunta di pepe e aromi naturali per circa 8 giorni. Successivamente viene lavata con vin cotto*; dopo esser stata asciugata, viene ancora speziata con aromi naturali (pepe, peperoncino e aromi di bosco).


2° fase: Affumicatura

Il prodotto viene affumicato per almeno un giorno con fragno (albero di quercia che si trova solo nel Bosco Pianelle di Martina Franca), timo e rosmarino.


3° Fase: Stagionatura

La pancetta viene fatta stagionare all’interno di un trullo per almeno 80 giorni.


*Vin cotto: vino ottenuto con la fermentazione del mosto con l’aggiunta di mosto cotto ridotto a 1/10.




La pancetta arrotolata si ricava dalla zona ventrale del maiale, lavorato artigianalmente. Si presenta inconfondibilmente con strati alternati di parti grasse e magre, più o meno sottili. A seconda del tipo di pancetta che si vuole ottenere, si ottengono pezzi diversi. Se si vuole una pancetta da arrotolare, si ricava un pezzo intero dal quale si eliminano le costole.

La pancetta arrotolata viene arrotolata insieme a sale e altre spezie e fatta stagionare più a lungo. Alla fine della stagionatura viene consumata come se fosse un salume, tagliandola a fette sottili. La salatura è la fase principale, nel quale si ricopre la carne con abbondante sale grosso in modo da non lasciare scoperti neanche i lati. Il contatto con il sale dura da un minimo di 7 giorni a un massimo di 10 giorni. Durante questa fase la carne assorbe la quantità di sale che le permetterà di conservarsi nel tempo.

Si può lavare la carne con del vin cotto e la si lascia asciugare per una mezza giornata. Quindi si cospargono le superfici con spezie varie: pepe macinato, peperoncino, semi di finocchio. Le spezie aderiscono alla carne e non si staccano perchè sono fortemente strette al centro del prodotto.


Come abbinarlo: A tavola con pane bruschettato caldo e delle fette di pancetta arrotolata con un pizzico di pepe.

Al naso presenta noti dolci e pulite della concia e soprattutto sensori di legno e fumo, intensi ma non invasivi. Sensazioni che tornano in bocca e si uniscono a buon pepe, a carne stagionata e a una sapidità equilibrata. La struttura è tenace ma succosa e scioglievole.”



Emanuele Spader ha proposto la sua pancetta arrotolata.


“La pancetta è un salume che si ottiene dall'addome del maiale e che viene conciato con sale, pepe e altre spezie e poi stagionato per un tempo variabile.La pancetta può essere venduta tesa oppure arrotolata. Nel primo caso viene preparata distesa e poi venduta in pezzi rettangolari, nel secondo caso, invece, viene arrotolata su se stessa e stagionata per più tempo (20 giorni per la pancetta tesa contro gli almeno 80 giorni della pancetta arrotolata).La pancetta arrotolata viene consumata a fette sottili, cruda nei taglieri di salumi accompagnata da pane, piadina, focaccia, tigelle o altri prodotti da forno.Raramente viene cotta (arrosto ad esempio) oppure usata per cucinare per dare più sapore ai soffritti, alle zuppe o per avvolgere carni delicate come il pollo o il coniglio o gamberi e mazzancolle.”




La pancetta arrotolata viene preparata prendendo la pancetta del maiale senza privarla della cotenna, quindi salandola con sale medio (nè fino nè grosso) sia sopra che sotto e lasciandola ad insaporire sotto un peso per alcuni giorni (7-10 giorni).


Successivamente viene lavata con del vino bianco, ripulita dal sale e privata della cotenna e del grasso in eccesso.


La pancetta viene quindi distesa, cosparsa di erbe aromatiche e spezie decise in base ai gusti del produttore (pepe nero, aglio, finocchio, paprika, rosmarino, etc...) e arrotolata su se stessa dalla parte più lunga.


Una volta formata viene inserita in un budello, fissata con dello spago di circa 2 mm e avvolta da una rete per salumi per proteggerla durante la stagionatura che avviene in un luogo con temperatura compresa tra 10-13°C e tasso di umidità del 70-75%.


La stagionatura dura alcuni mesi, a seconda della pezzatura, ma mai troppo altrimenti si rischia che il prodotto finale diventi troppo duro e troppo salato.





mercoledì 29 giugno 2022

Il viaggio di Borghi d'Europa per il Percorso Internazionale Aquositas

 



I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa stanno sviluppando in questi giorni le visite

gustose per la scelta delle località e delle aziende da inserire nel Percorso Aquositas, Le vie delle terre d'acqua.


Due giornate sono state dedicate a Brenzone sul Garda, sia alla parte lacustre che alla zona di montagna ( soprattutto la Val Vaccara). Un felice incontro con i vini della Cantina Vinicio Bronzo

( che ha ormai ultimato la sua conversione al biologico), ha portato i giornalisti a visitare anche Torri del Benaco.


Continua anche il viaggio alla scoperta dei prosecchi col fondo nel Quartier del Piave. Grazie

all'eno-cicchetteria Piavino di Colbertaldo di Vidor, è arrivata la degustazione del sur lie Bottarel.

Sempre a Vidor semaforo verde di Antonella Pianca (giornalista e degustatrice AIS) agli spumanti

di Alessandro Gazzola.


Gianluigi Pagano si occupa dei borghi di mare dell'Istria .Il suo viaggio inizia da Cittanova, in Croazia, alla ricerca di inedite ricette di pesce.




In Valtellina l'attenzione è rivolta alle trote della Valmalenco, una valle laterale della Valtellina in provincia di Sondrio (Lombardia). La valle inizia dal ponte del Valdone, poco sopra la città di Sondrio, e si dirige a nord verso il Pizzo Bernina per una lunghezza nel fondovalle di circa 15 km. È attraversata dal torrente Mallero.


In Friuli Venezia Giulia è stato scelto un territorio della Repubblica di Venezia per quasi 400 anni, il Borgo storico marinaro di Marano Lagunare. Il Borgo è assai orgoglioso di questo passato che si percepisce ancora dovunque: nell’aspetto del centro storico, nel dialetto, nell’economia che assegna alla pesca un ruolo di fondamentale importanza, nella gastronomia tipicamente marinara.


In Abruzzo, il viaggio del gusto ha toccato la Costa dei Trabocchi a Fossacesia.

La Costa dei Trabocchi è un tratto del litorale abruzzese, nel medio Adriatico, esteso lungo la strada statale 16 Adriatica e corrispondente alla maggior parte della costa della provincia di Chieti. Il litorale è caratterizzato dalla diffusa presenza di trabocchi, antiche macchine da pesca su palafitta. Fra le varie teorie sulle prime apparizioni dei trabocchi sulle coste abruzzesi, una delle più accreditate li farebbe risalire al XVIII secolo.


La Slovenia propone la costa istriana, con Pirano e Portorose. Le Saline di Sicciole e le Terme di Strugnano sono state visitate dai giornalisti di Borghi d'Europa.