domenica 17 aprile 2016

La storia di Pirano


L'antica città marinara di Pirano si estende all'estremo margine dell'omonima penisola, che si restringe gradualmente tra il golfo di Strugnano e quello di Pirano. La penisola termina con punta Madonna, estrema propaggine nord occidentale dell'Istria. L'etimologia del nome Pirano e' controversa: alcuni studiosi propendono per la derivazione dal celtico bior-dun, che significa località sul colle, mentre altri la fanno risalire al greco pyr - fuoco, in quanto nell'antichità' venivano accesi sul promontorio dei fuochi per indicare la rotta ai naviganti che si dirigevano all'attigua colonia di Aegida, vicino all'odierna Capodistria.


La cittadina e' molto pittoresca: le mura con le torri le fanno da corona e, dalle pendici, i tetti rossi degradano, esposti a mezzogiorno, fino a punta Madonna, La città vecchia e' costituita da un complesso di costruzioni venete, nelle strette calli lastricate, fra scalinate e portici, nei campielli e nelle piazzette, le case barocche e gotiche sono numerose, con finestre ad archi acuti, e si inseriscono fra le basse case che furono dei pescatori e dei salinai. Dall'alto di questa propaggine arenacea, dal fianco settentrionale spaccato, rigido e spoglio per l'impeto della bora, irrobustito alla base da una muratura poderosa e da arcate sostenute da piloni appoggiati alla pendice, spicca e signoreggia il Duomo di Pirano, il cui campanile, come un faro, si vede in tutto l'arco del golfo di Trieste.

Oggi la città e' il centro amministrativo del comune e, assieme alla vicina Portorose, importante località di villeggiatura marittima, con numerose istituzioni culturali, case di riposo, alberghi e ristoranti, nonché sede di importanti manifestazioni culturali.

La prima citazione della città fu a cura dell'Anonimo Ravennate, nel sec. VII, che la definì Piranon, nell'elencare nella sua opera Cosmographia i nomi delle località romane della costa occidentale dell'Istria.

Nonostante l'incerta origine del nome, e' fuor di dubbio che già nell'epoca preromana esistevano nell'entroterra insediamenti celtici ed ancor prima del popolo illirico degli Istri, che si occupavano di caccia, di agricoltura, di pesca, ed erano pure dediti alla pirateria, mettendo in pericolo le rotte commerciali dell'Impero Romano nell'Adriatico settentrionale.

Con la conquista romana dell'Istria, avvenuta nel 178/177 a.C. ebbe inizio la colonizzazione della penisola. Così sorsero nelle vicinanze di Pirano le prime ville rustiche, ma un massiccio insediamento della punta risale al periodo successivo che coincide con il declino dell'Impero romano, verso la fine del sec. V, quando per sfuggire alle scorrerie delle popolazioni barbare provenienti da oriente la popolazione soleva rifugiarsi sulle isole e penisole della costa, edificando fortificazioni e castelli in cui trovare riparo.

Pirano divenne nel sec. VII sotto il dominio di Bisanzio un "castrum" importante e ben fortificato e da qui ebbe inizio il suo sviluppo urbano. Già alla fine del sec. VI si ebbero le prime invasioni degli Slavi in Istria, ai quali seguì una graduale colonizzazione slava, che divenne ben accetta solamente all'atto della conquista carolingia, nel 788. I Franchi inclusero amministrativamente l'Istria nella marca del Friuli, sostenendo l'insediamento delle popolazioni slave nell'entro terra e le loro lotte contro la popolazione romana delle città costiere. Dopo la divisione dell'Impero franco l'Istria passò nell'843 al ragno d'Italia, mentre nel 952 divenne possesso bavarese, nel 976 passò alla Carinzia, ed infine al Patriarcato di Aquileia.

Pirano lottò per avere una propria legislazione e per tentare di liberarsi dall'autorità dei signori feudali, onde poter gestire in piena autonomia i propri traffici e commerci. Fu libero comune nel 1186 e trovò un potente alleato in Venezia, alla quale si assoggettò dal 1283, rimanendole fedele, come tutte le città della costa occidentale istriana, sino al 1797.

La fioritura commerciale ed i traffici con l'entroterra, che portò alle città istriane il legame con Venezia, fece crescere ulteriormente il ruolo delle istituzioni, della cultura e del benessere. Dal sec. XV al sec. XVII però Pirano fu traviata da lotte intestine a carattere sociale tra la nobiltà ed i popolani, che si ribellavano ed esprimevano il loro malcontento per la gestione del patrimonio cittadino, della proprietà delle saline e dei fondi dell'entroterra, esclusivamente da parte della classe nobiliare, nonché rivendicando inoltre maggiori diritti politici.

In Istria si estese anche il protestantesimo, che trovò a Pirano i suoi primi accoliti negli anni '30 del sec. XVI.

Nel sec. XVII e nel sec. XVIII la società borghese visse a Pirano l'atmosfera dell'umanesimo e del rinascimento, cui illustre esponente nel sec. XVII fu il medico Prospero Petronio. Verso la fine dello stesso secolo (nel 1692) nacque a Pirano il sommo violinista e compositore Giuseppe Tartini, autore di oltre 300 opere musicali, alcune delle quali sono considerate tra le migliori composizioni del sec. XVIII.

La prima dominazione austriaca dal 1797 al 1805 ed il breve periodo di predominio delle autorità francesi nell'ambito del Regno d'Italia (1805 - 1809) e delle Provincie illiriche di Napoleone (1809 - 1813) portarono alla città, oltre ai cambiamenti amministrativi, sociali e politici, anche alcuni interventi urbanistici di entità minore nel tessuto urbano e nell'entroterra.

L’Austria imperiale portò nel sec. XIX a Pirano un periodo di benessere, al quale contribuirono specie le saline, in quanto l'Austria, con la rivitalizzazione della produzione del sale, aumentò sostanzialmente le capacità delle saline di Sicciole, che raggiunsero una produzione annua di circa 40.000 tonnellate.

Un ulteriore contributo allo sviluppo fu fornito dall'apertura della linea ferroviaria a scartamento ridotto Parenzo - Trieste, detta Parenzana, inaugurata nel 1902. Nello stesso periodo iniziò a svilupparsi una delle attività che oggi e' tra le più importanti della città: il turismo. A Portorose si sviluppò soprattutto il turismo termale e di cura, che portò alla località dal clima mite e piacevole notorietà ed il titolo della migliore stazione di villeggiatura dell'Adriatico orientale.

Dopo la prima guerra mondiale questi territori passarono all'Italia in base al Trattato di Rapallo e, con la venuta al potere del fascismo, sorse in Istria nella popolazione sia dell'entroterra sia delle città costiere il movimento antifascista, che raggiunse il suo apice durante la guerra di liberazione popolare nel periodo dal 1941 al 1945.

Dopo i tragici eventi del primo dopoguerra e l'esodo della maggior parte della popolazione Pirano fu annessa definitivamente alla Jugoslavia e, dalla dissoluzione di quest'ultima nel 1991, fa parte della Repubblica della Slovenia.

Piazza Tartini divenne la piazza centrale della città alla fine del sec. XIII, ma ha assunto l'attuale fisionomia alla fine del sec. XIX, quando fu interrato il porticciolo per creare una vasta area urbana, ai margini della quale si ergono tutte le istituzioni municipali più importanti (il comune, il tribunale ecc.) ed i palazzi dei notabili, tra i quali si e' conservata nella sua forma originale unicamente la Casa Veneziana. La piazza e' stata dedicata a Giuseppe Tartini, sommo violinista e compositore (1692 - 1770), a cui Pirano diede i natali.

La città, che già da sola e' una collezione di sculture e portali, di architettura sacra e profana, ha una peculiarità: la collezione di sculture moderne all'aperto, sita sulla penisola si Sezza, di fronte a Portorose. Il simposio internazionale di scultura "Forma viva", istituito nel 1961 su iniziativa degli artisti Jakob Savinšek e Janez Lenassi, ospita oggi oltre 200 sculture monumentali, create nell'ambito del tradizionale incontro che le Gallerie costiere di Pirano continuano ad organizzare con successo.



http://www.portoroz.si/it/storia-di-pirano

Parco ambientale delle saline di Sicciole


Indirizzo: Soline Pridelava soli d.o.o., Seča 115, 6320 Portorož
Telefono: ++386 5 672 13 30
Fax: ++386 5 672 13 31
e-mail:
www.kpss.si
Le saline di Sicciole sono le saline più settentrionali del Mediterraneo. Il processo dell’estrazione del sale si svolge nel tradizionale modo, vecchio di 700 anni, in armonia con l’uomo e la natura. Qui con i secoli si sono formate le condizioni adatte alle speciali specie vegetali e animali nonché ai loro habitat. È molto ricco anche il patrimonio culturale che mette in evidenza il lavoro centenario dei salinai.
650 km2; di cui 0,98 km2 di terraferma; nel parco non ci sono abitati

Cosa offre il parco?

• Sentieri per passeggiate e ciclabili, attrezzati anche con tabelloni informativi.
• Processo dell’estrazione del sale che si svolge tutto l’anno, ma il periodo più interessante è quello tra luglio e settembre, quando i cristalli di sale si separano dalla densa acqua marina.
• Negozio Lera – nel ristrutturato edificio delle saline. A piano terra si trova il negozio di sale, di vari prodotti che si basano sul sale e di altri prodotti locali. Al primo piano c’è una sala per mostre di opere d’arte.
• Edifici con sala nella quale vengono proiettati film sulle saline, sala multimediale, terrazza panoramica.
• Osservazione degli uccelli. Fontanigge, zona di particolare importanza ambientalistica, dove tra i resti delle case dei salinai passeggiano aironi bianchi, sopra i quali volano i gabbiani, è raggiungibile tramite una strada bianca che costeggia il fiume Dragonja (Dragogna). Qui si trova un accesso al parco al quale si arriva passando il controllo di frontiera sloveno di Sečovlje (Sicciole), quindi prima del ponte che attraversa la Dragogna si gira a destra, sulla strada bianca, lunga poco più di 4 km, che porta fino alla confluenza del fiume nel mare.
• Museo delle saline rappresenta il modo tradizionale, medievale, dell’estrazione del sale, e l’interno di una casa dei salinai. Il Museo è aperto per le visite dal 1° aprile al 31 ottobre.

Le due saline, Lera e Fontanigge, al momento non sono collegate via terra ferma. Per visitarle tutte e due bisogna entrare da due ingressi separati. I gruppi (con prenotazione) vengono accompagnati da una guida.

Accesso al parco:
Il parco ambientale dista 130 km da Lubiana e si trova vicino a Portorose. Il parco è raggiungibile in automobile oppure con una barca che parte da Pirano, (prenotazioni sul tel. cellulare: +386 (0)31 653 682). Il trasporto pubblico da Portorose via terra non esiste.

Centro informazioni:
Visite: nei mesi caldi dell’anno, il parco è aperto dalle 8 alle 20, d’inverno dalle 8 alle 17.
Il biglietto d’ingresso si paga ad uno dei due ingressi nel parco

Lungo la breve costa slovena esistono pochissimi ambienti umidi e paludosi accanto alle foci dei brevi corsi d'acqua istriani. Un tempo ne esistevano in numero maggiore, in quanto le foci venivano trasformate in saline, che si trovavano ai margini delle citta' costiere (le saline di Capodistria, di Isola, di Strugnano, di Lucia e di Sicciole). Oggi le saline si sono conservate solamente a Strugnano ed a Sicciole, ed oltre a queste si possono annoverare quali ambienti umidi le lagune di Strugnano, entrambi i laghi di Fiesso, la laguna di San Canziano presso Capodistria e la foce del Risanp. Tutti questi ambienti sono quindi frutto del lavoro dell'uomo, ma consoni alla natura.
Le saline di Sicciole sono oggi l'ambiente umido di maggiore estensione della Slovenia (650 ha) ed al contempo la localitr slovena piu' importante dal punto di vista ornitologico. La varieta' delle specie di volatili che nidificano e svernano in questo ambiente e' sostanzialmente maggiore rispetto ad altre aree. Nell’area delle saline sono state osservate 272 specie di uccelli, delle quali 90 vi nidificano. In base a questi accertamenti il governo della Republica Slovena ha proclamato nel 2001 le Saline di Sicciole parco naturale, mentre l’area del Museo delle Saline è stata proclamata monumento culturale d’importanza nazionale. Nel 1993 le Saline di Sicciole, quale prima zona umida della Slovenia, sono state incluse nell’elenco delle localita’ tutelate dalla convenzione di Ramsar. Le saline sono importanti quale eccezionale intreccio di ecosistemi, che unisce le forme di transizione tra gli ecosistemi brachiali marini, quelli d'acqua dolce e quelli della terraferma.

Un pomeriggio a casa Marica, a Smartno,nel Collio Sloveno



Sebastian era venuto con Carga, Edbin Erzetic, a casa di Aleksij Mavric per delle riprese televisive: all’improvviso  ci ha invitato a Casa Marica, nello stupendo borgo di di Smartno. Ci troviamo sul Collio sloveno, nei piccoli villaggi compresi nel Comune di Brda.
La sua osteria si trova entro le mura maestose del pittoresco borgo medievale. Qui c'era una fortezza militare, e, oggi, un luogo romantico, dove sembra che il tempo si sia fermato.Sebastien fa parte della famiglia di Zlatko Mavric: ha rinnovato la vecchia fattoria dandole il nome di nonna Marica, un ricordo.
La cantina Hiša Marica offre vini di alta qualità dalla cantina Belica, abbiamo già avuto occasione di parlarne, e una vasta gamma di prelibatezze e specialità locali.
Sebastien  serve prosciutto affumicato in casa ( da vedere il prosciuttificio a Medana, un vero incanto!), salame, pancetta, con conoscenza, esperienza e amore per la tradizione .
Oltre alle delizie fatte in casa in casa, fanno capolino deliziosi spuntini di origine italiana: mortadella e formaggi di produzione interna della valle del Soca.
Nei week-end e festivi (o su prenotazione) sono serviti piatti caldi e freddi e dolci fatti in casa: alle quattro del pomeriggio hanno preparato gulash con polenta bianca, una vera delizia.
Ora i tre si sono messi insieme, Aleksij, Carga e Sebastian per cercare di sviluppare un minimo di turismo che renda fruttuose le loro prelibatezze: ciliegie,vino e ristorazione.
HIŠA MARICA
Šmartno 33, 5211 Kojsko
Goriška Brda, Slovenija
tel: 00386 5 30 41 039
gsm: 00386 31 341 693,
00386 41 788 305
email: info@marica.si
http://www.marica.si/

Il branzino di Pirano


Stiamo parlando della famiglia Fonda, di Portorose, che esporta i branzini. Lo slogan dice tutto: naturale e sano, il branzino di Pirano Fonda. Dalle fotografie si capisce che la famiglia affonda le radici nella storia, (parliamo di secoli !), e, quindi, ci troviamo di fronte ad un 'racconto' con un filo logico :  la ricerca e la proposta della qualità di una autentica  prelibatezza : i branzini.
“In realtà non si tratta di una tecnologia particolarmente innovativa, è più un insieme di accorgimenti che rende i nostri branzini un prodotto di alta qualità,ben distinguibile dalla media attualmente esistente sul mercato.”
Parole sante: è l’attenzione ai particolari che spesso differenzia il prodotto. Per esempio, i branzini sono allevati in gabbie di polietilene con rete in polipropilene in acque pulite e profonde.
Il padre Ugo, il figlio Lean e la figlia Irena sono tutti e tre biologi, e hanno dedicato la loro vita a studiare e conoscere il mare, e trasferito le loro conoscenze nell’azienda, specialmente per quanto riguarda l’alimentazione degli esseri marini.
Quel che tirano su è semplicemente splendido, sotto ogni aspetto: consegnano dappertutto, perché il pescato viene imballato e spedito direttamente a casa vostra.
FONDA d.o.o.
Liminjanska cesta 117
6320 Portorož – Portorose
Slovenija
T: 051 605 605
F: 05 6772 181
E: info@fonda.si
I: www.fonda.si

La Slovenia in tre atti al Festival Europeo del Gusto


Il Festival Europeo del Gusto ha incontrato la Slovenia in tre occasioni.
Anzitutto una delegazione di aziende del Collio Sloveno (Brda), è intervenuta a Scorzè,presso la Trattoria al Tempo Perso, per far degustare le proprie eccellenze ad un pubblico qualificato di operatori della filiera del gusto e di giornalisti della stampa specializzata. I vini e i distillati dell'azienda agricola Carga, il prosciutto i vini e i formaggi proposti dall'Agriturismo Belica, i vini dell'azienda agricola Scurek,i liquori di ciliegia i cioccolatini e i succhi di frutta naturali di Aleksij Mavric, sono stati i protagonisti della degustazione.
Il secondo e terzo appuntamento ha portato la Carovana dei Giornalisti e dei Comunicatori ad incontrare Portorose.
Nella splendida cornice delle Saline di Sicciole,Darko, nume tutelare dell'agriturismo Casa del Sal, ha voluto offrire
ai viandanti del gusto uno scampolo del proprio talento cucinario,proponendo un menù rigorosamente interpretato con le eccellenze locali.L'olio straordinario di Vanja Dujc (recentemente premiato all'Expo di Shangai) ; il Branzino di Pirano Fonda ; i vini dell'azienda agricola Saint Thomas hanno saputo trasmettere, con semplicità ed efficacia, le caratteristiche della terra istriana.
I racconti di Irene Fonda, di Vanja Dujc e di Darko Marsic si sono così uniti alla presentazione del direttore dell'Ente per il Turismo di Portorose,Jadran Furlanic.
Il terzo appuntamento ha preso spunto dal nuovo volo aereo che collega l'aeroporto di Portorose a Roma-Fiumicino.
Il Consorzio Terre Ciociare ha proposto uno stage televisivo e gastronomico, che è 'decollato' dall'aeroporto di Portorose, con le interviste al Sindaco di Pirano, al Presidente dello Scalo Aeroportuale e al Direttore dell'Ente per il Turismo, per poi concludersi a convivio, presso la Casa del Sal, ove si è consumato l'incontro fra le eccellenze istriane e quelle ciociare.
L’Ente del Turismo di Portorose ha stanziato 400.000 euro in favore della compagnia aerea per un accordo che prevede un periodo di prova di tre mesi – dicembre 2010, gennaio e febbraio 2011 – per valutare l’interesse del mercato in partenza da Roma, e che intende abbracciare anche i turisti provenienti dall’Italia Centro-Meridionale.
«Per il momento ci aspettiamo un incremento del 10% negli arrivi a Portorose – ha detto Jadran Furlanic, direttore Ente per il Turismo della località – e speriamo di poter prolungare la rotta fino a Napoli già dalla prossima estate».
Casa del Sal è una piccola e incantevole casa contadina di tipo familiare, che ha una ricca storia e dei tratti caratteristici che le sono stati attribuiti anche dalle persone che vi hanno vissuto.Nel 19° secolo la casa era abitata da coloro che lavoravano nelle vecchie Saline di Sicciole,dal 1965 la casa ha invece aperto le proprie porte ai visitatori.Grazie ad una cucina tipicamente istriana e mediterranea, che valorizza le produzioni biologiche locali e i vini del territorio ,Casa del Sal è entrata a far parte del Consorzio Europe of Tradition, 'Case della Tradizione'.L'ospitalità è,qui, semplicemente deliziosa.
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Comunicare per Esistere a Portorose, nell’Istria Slovena


La rassegna informativa ‘Comunicare per Esistere’, promossa dalla rete dei Borghi Europei del Gusto, ha fatto tappa nell’Istria Slovena, visitando il Parco delle Saline di Sicciole e Portorose.
Portorose era entrata a far parte della rete europea, grazie all’adesione dell’Ente del Turismo,nel 2010. I giornalisti e i comunicatori della trasmissione multimediale L’Italia del Gusto hanno incontrato ed intervistato Patricija Griznic, direttore dell’Ente per il Turismo di Portorose.
“ Lasciatevi coccolare da Portorose.- ha commentato la direttrice-. L’offerta benessere più completa d’ Europa accompagnata da vari eventi, spiagge ordinate, eccellenti hotel, appartamenti, ristoranti e bar sul lungomare. Vi invitiamo a rilassarvi a Portorose e nei suoi dintorni, sempre interessanti. Il clima mite e i principi attivi curativi delle vicine, settecentenarie saline di Sicciole, ci hanno consentito lo sviluppo di una lunga tradizione di turismo termale e di una ricchissima offerta per il benessere.
 Nelle nostre terme e nei centri benessere recupererete le forze durante tutto l’anno, anche nei mesi invernali più freddi.
Sulle spiagge ben curate nuoterete nel mare più sano del Mediterraneo, che riscaldato dal sole estivo raggiunge ben 31 gradi Celsius.
Da noi, anche nei bar lungo la riva del mare, c’è vita in tutte le stagioni dell’anno.Vi ci potete fermare per concedervi un buon caffè dopo una lunga passeggiata sulla riva. I numerosi ristoranti lungo la riva vi invitano a gustare un buon pranzo o una gustosa cena. Tutti coloro che sono in cerca di divertimento saranno entusiasti dei tanti eventi interessanti.A Portorose si sentiranno a proprio agio: famiglie con bambini piccoli e coppie alla ricerca di romantiche coccole e relax.
 Agli amanti di attrazioni culturali e naturali la zona promette emozionanti escursioni nella vicina Pirano e nei parchi regionali, gite in bicicletta, in auto o a cavallo fino ai vicini villaggi istriani. Gli amanti dello sport potranno recuperare le forze sui campi da tennis, sulle piste sportive, nelle sale, nelle piscine e nel mare. Le persone in viaggio d’affari potranno usufruire dei moderni centri congressi sulla riva del mare, a un solo passo dal relax
Tra Portorose e Pirano si trovano due gioielli architettonici. Si tratta dei vecchi magazzini del sale: Magazen Grando e Monfort, due palazzi sotto la protezione dei beni culturali per l’arte e la storia. Solo pochi anni fa, le navi attraccavano al vicino molo per caricare il sale. Sono stati costruiti in onore di Napoleone, durante il periodo che va dal 1820 al 1845.
Al posto del sale, nel magazzino Monfort, oggi troviamo lo spazio espositivo delle gallerie d’arte contemporanea. Nel magazzino è possibile anche vedere come si sono sviluppati gli sport acquatici nell’Istria slovena e dare una sbirciatina nel mondo della cantieristica tradizionale.
In cima alla collina, dove si trova il complesso alberghiero Bernardin, potete visitare le rovine della chiesa del XV secolo. Godetevi un cocktail sulle alte terrazze degli alberghi Bernardin. Da qui, lo sguardo spazia lontano sul mare, fino alle coste della Croazia e dell’Italia.”
  • La storia di Portorose

L’Istria Slovena partecipa nella Riviera del Brenta alle giornate di informazione internazionali

Dal 6 all’ 11 marzo si terrà a Dolo (Venezia) una manifestazione denominata ‘Dolo: i sapori dell’Altro’, promossa dalla Associazione l’Altratavola, dal progetto InfoRiviera (sotto il Patrocinio del Comune di Dolo) e dalla Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto.
Si tratta di una rassegna informativa che mette a confronto giornalisti e comunicatori, rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni, Aziende del settore agroalimentare e turistico, provenienti da ben 5 Paesi Europei (Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria e San Marino) e 6 regioni italiane (Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Campania, Liguria, Calabria), sui temi della valorizzazione e della comunicazione territoriale.
L’Istria Slovena partecipa all’ iniziativa grazie all’intervento dell’Ente Turistico di Portorose, che è entrato a far parte della rete dei Borghi Europei del Gusto. “La manifestazione – ha commentato il Direttore dell’Ente -, rappresenta una ulteriore tappa per promuovere Piranioe Portorose in Italia e in Europa”.
La rassegna si svolge presso l’Hotel Casa a Colori di Dolo, che nasce dalla ristrutturazione di un antico monastero del ‘500 e che tutt’oggi rispecchia l’architettura classica delle antiche ‘case rurali’ venete.
Casa a Colori fa parte di un Consorzio di Cooperative, Consorzio Villaggio Solidale, e gestita dalla Cooperativa Sociale Città So.La.Re. La filosofia ispiratrice di questo progetto unisce la passione per l’accoglienza ai valori etici di chi prende a cuore importanti iniziative di solidarietà sociale e di promozione del territorio.
Dolo si trova nella Riviera del Brenta, un insieme di paesi (oltre a Dolo Mira, Fiesso d’Artico, Fossò, Oriago, Strà e Malcontenta), sorta lungo l’antico corso del Brenta,il fiume che unisce Padova a Venezia. Grazie alla sua posizione strategica la Riviera ha vissuto dal ‘500 al ‘700 un periodo di grande splendore che l’ha trasformata in luogo di villeggiatura privilegiato dai ricchi patrizi veneziani e dai signori padovani.

I giornalisti dei Borghi Europei del Gusto a Smartno, per Brda in Vino


Foto di mauroriotto
I giornalisti dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del gusto,dell'Azione Collinando (lo speciale circuito di borghi di collina della rete europea), hanno partecipato a 'Brda in Vino' nel borgo fortificato medievale di Smartno, nel Collio sloveno.
I visitatori hanno avuto la possibilità di degustare e assaggiare i vini locali e i prodotti tipici della regione (olio d'oliva, frutta, miele,ecc.), passeggiando per le strade del paese e conoscendo i produttori collocati nelle piccole case antiche del borgo.
In particolare i giornalisti si sono soffermati a Casa Marica della famiglia Mavric (la stessa dell'agriturismo Belica 1898 di Medana), per degustare il prosciutto, la mortadella e altri salumi di casa, il formaggio sloveno e i vini di casa (Šmartno 33, 5211 Kojsko; tel.: + 386 5 304 10 39, email: info@marica.si).
Sebastian Mavric è stato infatti nominato in questi giorni delegato della Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto per il Collio Sloveno.

Belica Turizem Zlatko Mavric
Medana 32 5212 Dobrovo
Tel.: 00386 5 30 42104 Fax: 00386 5 39 59109 E-Mail:

L'Italia del Gusto in Slovenia e Croazia per le Terre di San Martino

La trasmissione televisiva l'Italia del gusto interviene al percorso che l'Associazione l'Altratavola e l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto realizzano per la presentazione internazionale
dell'Azione Terre di San Martino, circuito di territori legati alla storia e alle tradizioni del Santo.
Tre le tappe in Istria : a Smartno (comune di Brda-Collio Sloveno) in occasione della Festa di San Martino ; a Momiano di Buje (Croazia), in occasione della Mostra-Vetrina del Vino Moscato e a Dignano d'Istria (Croazia), in occasione delle giornate dell'Olio.



Moscato di Momiano