sabato 23 novembre 2019

BORGHI D’EUROPA PROPONE “PADOVA CITTA' DELLA SCIENZA” PER IL PROGETTO “L’EUROPA DELLE SCIENZE E DELLA CULTURA” (PATROCINIO I.A.I. -INIZIATIVA ADRIATICO-IONICA ED ESOF 2020)



Borghi d'Europa, nel quadro del Progetto “L'Europa delle Scienze e della Cultura”,patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico-Jonica) e da ESOF2020 (EuroScience Open Forum), ha iniziato a programmare le iniziative di informazione per il 2020.
ESOF (EuroScience Open Forum) è il più grande incontro scientifico interdisciplinare in
Europa. Creato nel 2004 da EuroScience, questo forum biennale dedicato alla ricerca scientifica - aveva raccontato nella sua intervista il professor Bruno Dalle Vedove-,e all'innovazione offre un’opportunità unica di interazione e dibattito tra scienziati, innovatori,amministratori pubblici, imprenditori e cittadini. Trieste è stata nominata Città Europea della Scienza 2020 ed è stata scelta come luogo in cui ospitare la nona edizione di ESOF, che si svolgerà dal 5 luglio al 9 luglio 2020, e sarà accompagnata da un Festival della Scienza aperto a tutti, Science in the City Festival che durerà invece due settimane, dal 27 giugno al 11 luglio 2020. L’incontro si terrà nell’area del Porto Vecchio, il vecchio scalo commerciale marittimo di Trieste che per decenni è stato il porto dell'Impero austro-ungarico e che ora è un patrimonio architettonico e industriale eccezionale.Il festival invece comprenderà tutta la città.”
Freedom for Science” si riferisce a una scienza che si pone problemi aperti, anche apparentemente irrisolvibili, con curiosità e metodo, senza restrizioni di credo o pregiudizi. “Science for Freedom” significa d’altro canto che la scienza è un linguaggio inclusivo, che fa dialogare persone di qualsiasi colore e genere, talvolta anche che sono in lotta tra loro. Nel riconoscere l’importanza di tale dialogo, Trieste si impegna a coinvolgere i Paesi dell’Europa centro-orientale, poco rappresentati nelle edizioni precedenti di ESOF, incrementando le opportunità di relazione, conoscenza scientifica, sviluppo di nuove carriere e business, facendo quindi un importante passo in avanti verso un'idea di Europa scientifica aperta e inclusiva.
Promotore e organizzatore dell’evento è la Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze (FIT) che ha anche sviluppato un programma ad hoc, chiamato proESOF e caratterizzato da una serie di attività che precedono,accompagnano e seguono lo sviluppo dell’EuroScience Open Forum del 2020.m Tutti possono partecipare proponendo eventi, spettacoli, esposizioni, laboratori e molto altro.

L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è invece un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nell’area bagnata da questi due mari. È nata nel 2000, con un accordo sottoscritto ad Ancona da parte dei ministri degli Affari Esteri di sei paesi rivieraschi: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Al centro della Dichiarazione di Ancona è stata posta la cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.

Ai sei membri originari se ne sono progressivamente aggiunti altri quattro: Serbia e Montenegro (dal 2002 insieme e dal 2006 separatamente), Macedonia del Nord nel 2018 e Repubblica di San Marino nel 2019.

Nell’arco di tempo coperto dall’iniziativa, spiega Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa, Milano sarà la capitale informativa del Progetto ‘L’Europa delle Scienze e della Cultura’: tutti i borghi e i territori della rete (trenta borghi di oltre 15 paesi e regioni d'Europa) presenteranno e racconteranno a giornalisti e comunicatori le loro storie, mettendo al centro la riscoperta di culture e luoghi sconosciuti”.

Prende il via a dicembre 2019 il percorso 'Padova,Città della Scienza', che prevede la realizzazione di diverse tappe : fulcro del percorso scientifico in città, è Palazzo Bo, sede storica dell'Università patavina: fondata nel 1222, è una delle più antiche del mondo (la seconda in Italia dopo Bologna). Essa rappresenta un autentico archetipo dell’università moderna. Conserva intatto il più antico teatro anatomico stabile del mondo, l'antica Aula di Medicina, la cattedra di Galileo Galilei, l’ Aula Magna, e centinaia di stemmi storici di studenti e professori. Tra i personaggi illustri che segnarono la storia dello Studio Patavino Pietro d’Abano, Nicolò Copernico, William Harvey, Andrea Vesalio, Gabriele Falloppio, Galileo Galilei, Fabrizio d’Acquapendente, Giovan Battista Morgagni, per citarne solo alcuni, e la prima donna laureata del mondo, Elena Cornaro Piscopia.

Altre eccellenze scientifiche sono l’ Orto Botanico e il Museo della storia della medicina in Padova,
la Torre dell'Osservatorio detta La Specola e gli altri Musei Scientifici, tra cui il Museo di Geologia e Paleontologia, il Museo di storia della Fisica, il Museo di Mineralogia, vari Istituti di ricerca e sperimentazione scientifica.
Inoltre Padova ospita Galileo Settimana della Scienza e dell'Innovazione 2020, che si svolgerà a Padova da lunedì 4 a domenica 10 maggio 2020, promossa da Comune di Padova e ItalyPost.

Borghi d'Europa celebra anche il trentennale della nascita dell'Associazione L'Altratavola, fondata
sotto il Patrocinio della rivista L'Etichetta diretta da Luigi Veronelli. L'Associazione svilupperà
nel percorso i temi della scienza nel settore agroalimentare.
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venerdì 8 novembre 2019

La Via del Gusto a Breda di Piave



I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa, nel corso della realizzazione dei
Percorsi Internazionali de Le Contrade del Gusto, hanno visitato Breda di Piave,
per individuare i protagonisti de Le Vie del Gusto.

Il ritrovamento di selci lavorate e di fibule bronzee testimonierebbe la presenza di un insediamento umano nel comune attribuibile al periodo paleoveneto. Il rinvenimento di anfore granarie, tombe ed una bella ara cilindrica certificherebbe invece la tesi che il comune era abitato nell'età romana.
Il nome deriva probabilmente da Predia cioè dai poderi che i veterani romani congedati ottenevano in premio del loro servizio militare. Il territorio si spopolò al tempo delle invasioni barbariche per risvegliarsi poco dopo il Mille quando un abitato cominciò a nascere attorno ad un castello fatto costruire dai vescovi di Treviso e poi affidato all'ordine dei templari.
Nel XII secolo la costruzione della Chiesa di San Giovanni segnò la nascita di Pero di sopra. Saletto e San Bartolomeo furono in origine dei borghi di casoni ricoperti di materiale palustre. I nomi di Saletto e di Villa del Bosco figurano nei documenti soltanto a cominciare dal secolo XIII.
La diversità delle origini fece sì che ciascun villaggio fosse autonomo rispetto agli altri; fino al XV secolo furono nell'orbita di Treviso perciò dipesero da chi signoreggiava sulla città (Da Romano, Da Camino, Dalla Scala, Da Carrara) e furono coinvolti nelle guerre accese per detenere il potere.
I primi anni del XV secolo videro il passaggio della Marca trevigiana sotto la Serenissima che diede al territorio un trisecolare periodo di pace.
Con la caduta della Serenissima, il territorio seguì le sorti della Marca: nel 1798 fu assegnato all'impero d'Austria ed incluso nel 1805 al napoleonico Regno d'Italia. Napoleone diede al Veneto un diverso assetto amministrativo istituendo i comuni. Breda venne eletta comune, mentre Pero, Saletto e S. Bartolomeo divennero sue frazioni.

Il Viaggio del gusto ha toccato a Pero il Panificio di Ivan De Vidi ("Ottima la piccola pasticceria, i grissini e tante altre loro specialità.") , la Pizzeria Luppolo Selvatico (“Ingredienti di prima scelta, tanta ricerca per l'impasto e tempi lunghi di lievitazione garantiscono che le nostre pizze siano ottime e leggere: grande cura nella massima semplicità. Alessandro Ramon e la sua squadra vi aspettano a cuore aperto: preparatevi a una fragrante fantastica serata tra persone felici “) e il Bar H.18 (con la sua cucina casareccia, semplice ed efficace!).
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A Breda di Piave vi consigliamo l'Osteria del Porco Nero ( cucina di pesce-anche crudo-, carni e
la creatività che di certo non guasta!).
Non dimenticatevi una visita allo spaccio del Caseificio Tomasoni a Campagne : la Crema del Piave vi aspetta!
La Crema del Piave è uno dei primi prodotti della vecchia casara Tomasoni. Apprezzato per la sua fresca e delicata bontà è uno stracchino dal sapore unico ed inconfondibile, con il quale il caseificio tuttora si distingue. La Crema del Piave è lo stracchino che identifica tutta la gamma di formaggi del Caseificio Tomasoni. Un formaggio molle da tavola, a base di latte veneto, dall'incredibile cremosità che lo rende l'ingrediente perfetto per ogni ricetta, dall'antipasto allo snack.
Un salto alla Trattoria Trattoretto in via Bovon vi farà scoprire una '...accogliente trattoria di campagna, un po' ammodernata, ma “cum grano salis”, mantenendo cioè lo stile e l’impostazione
di un tempo ormai andato.Vantano la specialità del baccalà e lo propongono in due versioni: in insalata e alla vicentina. “
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BORGHI D'EUROPA PRESENTA NELLE TERRE DELLA PIAVE I PERCORSI INTERNAZIONALI, PER IL PROGETTO L'EUROPA DELLE SCIENZE E DELLA CULTURA



Borghi d'Europa, nel quadro del Progetto “L'Europa delle Scienze e della Cultura”,patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico-Jonica), Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica ed ESOF2020 Euro Science Open Forum-Trieste, promuove dal 28 novembre al 1 dicembre nelle Terre del Piave, la presentazione dei Percorsi Internazionali .
Oltre cento delegati provenienti dalle Terre e dai borghi coinvolti nelle iniziative di informazione, racconteranno a giornalisti e comunicatori le tappe dei singoli itinerari, in una sorta di 'filò' non stop che mescola interviste,interventi, degustazioni e storie.
ESOF (EuroScience Open Forum) è il più grande incontro scientifico interdisciplinare in
Europa. Creato nel 2004 da EuroScience, questo forum biennale dedicato alla ricerca scientifica - ha raccontato nella sua intervista il professor Bruno Dalle Vedove-,e all'innovazione offre un’opportunità unica di interazione e dibattito tra scienziati, innovatori,amministratori pubblici, imprenditori e cittadini. Trieste è stata nominata Città Europea della Scienza 2020 ed è stata scelta come luogo in cuiospitare la nona edizione di ESOF, che si svolgerà dal 5 luglio al 9 luglio 2020, e sarà accompagnata da un Festival della Scienza aperto a tutti, Science in the City Festival che durerà invece due settimane, dal 27 giugno al 11 luglio 2020. L’incontro si terrà nell’area del Porto Vecchio, il vecchio scalo commerciale marittimo di Trieste che per decenni è stato il porto dell'Impero austro-ungarico e che ora è un patrimonio architettonico e industriale eccezionale.Il festival invece comprenderà tutta la città.”
Freedom for Science” si riferisce a una scienza che si pone problemi aperti, anche apparentemente irrisolvibili, con curiosità e metodo, senza restrizioni di credo o pregiudizi. “Science for Freedom” significa d’altro canto che la scienza è un linguaggio inclusivo, che fa dialogare persone di qualsiasi colore e genere, talvolta anche che sono in lotta tra loro. Nel riconoscere l’importanza di tale dialogo, Trieste si impegna a coinvolgere i Paesi dell’Europa centro-orientale, poco rappresentati nelle edizioni precedenti di ESOF, incrementando le opportunità di relazione, conoscenza scientifica, sviluppo di nuove carriere e business, facendo quindi un importante passo in avanti verso un'idea di Europa scientifica aperta e inclusiva.
Promotore e organizzatore dell’evento è la Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze (FIT) che ha anche sviluppato un programma ad hoc, chiamato proESOF e caratterizzato da una serie di attività che precedono,accompagnano e seguono lo sviluppo dell’EuroScience Open Forum del 2020.m Tutti possono partecipare proponendo eventi, spettacoli, esposizioni, laboratori e molto altro.

L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è invece un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nell’area bagnata da questi due mari. È nata nel 2000, con un accordo sottoscritto ad Ancona da parte dei ministri degli Affari Esteri di sei paesi rivieraschi: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Al centro della Dichiarazione di Ancona è stata posta la cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.

Ai sei membri originari se ne sono progressivamente aggiunti altri quattro: Serbia e Montenegro (dal 2002 insieme e dal 2006 separatamente), Macedonia del Nord nel 2018 e Repubblica di San Marino nel 2019.

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